Metodologia in clinica esiste ancora? gin-a33_v6_00248_17
La iperpotassiemia nella Insufficienza renale cronica
1. Drssa Lenci
Rischio clinico a tavola:
Potassio e i piaceri della tavola
Dietista Drssa E. Lenci
Fondazione Salvatore Maugeri – Veruno (NO)
2. Drssa Lenci
Note storiche
• Nel 1918 il medico tedesco
Franz Volhard descriveva in un
manuale di med. interna, una
dieta per i pz. con I.R.C.:
• 20-30 g. di proteine
• 2000 Kcal/die
• Nel 1964 il Prof. Giovannetti
pubblicava una dieta a ridotto
contenuto in proteine animali
basata sull’uso di pasti
ipoproteici.
3. Drssa Lenci
Trattamento dietetico in corso di IRC
• L’alimentazione ha un ruolo
cruciale in tutte le fasi
evolutive dell’I.R.C.
• Il trattamento dialitico
extracorporeo influenza sia gli
apporti che le richieste
nutrizionali del paziente.
• L’intervento dietetico svolge
un ruolo pivotale anche nel
limitare l’apporto di alcuni
nutrienti.
Sta
ge
Description
GFR
(ml/min/1.
73 m2)
1
Kidney Damage
with Normal or
GFR
³ 90
2
Kidney Damage
with Mild ¯ GFR 60-89
3 Moderate ¯ GFR 30-59
4 Severe ¯ GFR 15-29
5 Kidney Failure
< 15 or
Dialysis
4. Drssa Lenci
Rischio clinico a tavola:
Potassio e i piaceri della tavola
• Prescrivere una dieta per
pazienti con insufficienza
renale cronica che sia
gradevole per il palato,
ricca di calorie, povera in
fosforo e potassio, e che
non sia monotona e
insipida, non è impresa
da poco conto.
5. Drssa Lenci
Rischio clinico a tavola:
Potassio e i piaceri della tavola
• L’aderenza del paziente alla dieta è
tanto più stretta quanto migliore è
l’appetibilità della dieta stessa.
• La dieta non deve assolutamente essere
intesa come riduzione della quantità di
alimenti da introdurre ma deve essere
intesa come
Introduzione equilibrata dei vari nutrienti
6. Drssa Lenci
Rischio clinico a tavola:
Potassio e i piaceri della tavola
Una dieta incongrua puo’ portare a:
• Uno stato di deperimento generale
• un aumento dell’azotemia
• ulteriore perdita di appetito
• perdita di peso
7. Drssa Lenci
Cibi proibiti?
• Non esistono cibi proibiti.
• Quello che conta è la quantità.
• Come si associano tra di loro i cibi.
• Conoscere il contenuto dei nutrienti nei
vari cibi.
10. Concentrazione in Potassio di alcuni cibi Media
Capocollo 302
Albicocche 320
Funghi 320
Merluzzo 320
Fave fresche 323
Melone 333
Broccoli 340
Tonno sott'olio 343
Carne Manzo/Vitello (media) 347
Agnello 350
Banane 350
Gomma da masticare 360
Cioccolati (media) 363
Noci secche 368
Maiale magro 370
Nutella 370
Carciofi 376
Finocchi 394
Kiwi 400
Quadrucci coi ceci x 4 403
Cioccolato al latte 420
Prosciutto (media) 433
Minestrone 458
Patate fritte 475
Castagne fresche 500
Bresaola 505
11. Concentrazione in Potassio di alcuni cibi Alta
Fagioli freschi 650
Legumi (media) 677
Arachidi tostate 680
Noci fresche 690
Alici sott'olio 700
Dadi per brodo 730
Castagne secche 738
Mandorle dolci 780
Pinoli 780
Prugne secche 824
Cacao zuccherato 850
Uvetta secca 864
Ceci secchi 881
Lenticchie secche 980
Fichi secchi 1010
Fave secche 1028
Cacao (media) 1175
Fagioli secchi 1478
Baccala' o Stocco ammollati 1500
Baccala' secco 1500
Cacao amaro in polvere 1500
12. • Potrebbe essere buona norma
non consumare piu’ di un
alimento ad alta o media
concentrazione di K in un
giorno
Drssa Lenci
13. Drssa Lenci
Rischio clinico a tavola:
Potassio e i piaceri della tavola
• Come spesso accade, molti alimenti
appetitosi contengono nutrienti
pericolosi in maniera nascosta. Il
potassio non fa eccezione.
• Il potassio è solo nascosto, infatti non
introduciamo potassio (come invece
facciamo con il sale), ma alimenti che lo
contengono.
14. Drssa Lenci
Rischio clinico a tavola:
Potassio e i piaceri della tavola
• cacao amaro 1500 mg.%
• cacao dolce 850 mg.%
• alici marinate 200 mg.%
• alici sott’olio 700 mg.%
• castagne secche 738 mg.%
• castagne fresche 690 mg.%
• noci secche 370 mg.%
15. Drssa Lenci
La cioccolata
• La cioccolata rappresenta una grossa fonte di
K se confezionata con cacao amaro ed in
maniera minore se confezionata con cacao
dolce (1500 mg. Contro 850 mg).
• E’ più consigliabile preferire un cioccolatino del
peso di 10 g. confezionato con cacao
zuccherato perché la concentrazione di K è di
85 mg.
16. Drssa Lenci
Mangiare frutta con poca parte edibile!
• mele, pere 127 mg.% di K
• ananas 250 mg.% di K
• banana 350 mg.% di K
• cocomero 280 mg.% di K
• melone 333 mg.% di K
• limone 140 mg.% di K
• mandarini 210 mg.% di K
• arance 200 mg.% di K
• ciliegie 230 mg.% di K
17. Drssa Lenci
La quantita’
Cocomero 200 gr Melone 100 gr
333 mg.% di K
280 mg.% di K
560 mg. di K 333 mg. di K
18. Drssa Lenci
La quantita’
Aranci e mandarini
Arancio 150 gr Mandarino 100 gr
205 mg.% di K
300 mg. di K 205 mg. di K
19. Drssa Lenci
La quantita’
Banana 150 gr Ciliegie 100
350 mg.% di K
230 mg.% di K
525 mg. di K 230 mg. di K
20. Drssa Lenci
La quantita’
le mele
Mela annurca
100 gr
Mela melinda
160 gr
127 mg.% di K
127 mg. di K 203 mg. di K
21. Drssa Lenci
La quantita’
Fagioli secchi
80 gr
Fagioli in scatola
150 gr
232 mg.% di K
1500 mg.% di K
1200 mg. di K 348 mg. di K
22. Drssa Lenci
Attenzione ai cibi insoliti
• Caffe’ 251 mg% (tazzina 20 cc)
• Gomma da masticare 360 mg%
(meglio non succhiarla fino alla fine)
• Dadi per brodo 730 mg%
(meglio non usarli, contengono anche molto sale)
23. Drssa Lenci
I formaggi contengono in generale poco potassio
(di solito non sup. a 150 mg.%)
Se il bilancio totale del fosforo lo consente sono
un ottimo sostituto in caso di iperpotassiemia.
24. Drssa Lenci
La verdura
Controllare il consumo di spinaci,
carciofi, barbabietole, porri, patate
• biete 196 mg% di K
• broccoli 340 mg% di K
• carciofi 376 mg% di K
• cetrioli 140 mg% di K
25. Drssa Lenci
Cottura della verdura
• La verdura deve essere cotta in due
acque consecutive (dopo essere stata
accuratamente pulita, lavata e
spezzettata) per permettere
l’eliminazione del massimo quantitativo
di sali minerali in essa contenuti tra cui
il potassio ed il fosforo.
26. Drssa Lenci
Le cotture da evitare
• A vapore
• nel forno a microonde
• in pentola pressione
in quanto tendono a conservare i nutrienti
e non permettono la loro dispersione in
acqua.
27. Drssa Lenci
Nel paziente cardiopatico
• Riduzione di sodio nella dieta
• sostituti del sale (Novosal, Sal Dieta)
28. Drssa Lenci
Nel paziente cardiopatico
Attenzione alla potassiemia nei pazienti
che assumono:
– aceinibitori o sartanici
– diuretici risparmiatori di potassio
29. Drssa Lenci
Pesi e misure
• Strumenti casalinghi:
bicchieri, cucchiai,
tazze.
• La mano
• il pugno
30. Drssa Lenci
Gruppi di
alimenti
Latte e
derivati
Carne
Pesce
Uova
Cereali e
patate
Ortaggi e
frutta
Alimenti
Quantità a
crudo
Latte
Yogurt
Formaggi stag
Formaggi
freschi
Carni fresche
Carni
conservate
Pesce
Patate
Pane a fette
Pasta o riso
Frutta
Gr
250
125
50
100
50
200
50
80
150
Volume del cibo cotto
2 vasetti di yogurth o 1 tazza da gr.250
1 vasetto
2 dita h 1 cm corrispondono a gr.30-40
dita h 1 cm di stracchino= gr.75-80
1 mano h 1 cm di filetto nasello gr.130-140
n.1+1/2 pugno= gr.150-170
1 mano altezza ½ cm =gr.30 1 pugno
chiuso=rosetta gr.50
2 pugni chiusi circa gr.70.-80
1 palla da tennis:mela,arancia di pezzatura
medio/piccola
31. Drssa Lenci
Tecniche di approccio al
paziente
• ETP
• terapia cognitivo comportamentale CBT)
• intervista motivazionale (IM)
• tecniche narrative
• locus of control
• counseling
32. If dietary modification is recommended, instruction by a dietitian
is essential to help patients achieve these lower protein intakes,
especially in view of other dietary intake that may be required for
such comorbid conditions as hypertension, diabetes,
hyperlipidemia, obesity, and cardiovascular disease. Careful
follow-up by a physician and dietitian is recommended to
monitor dietary adherence and nutritional status, as well as the
course of kidney disease and other conditions.
Drssa Lenci
&lt;number&gt;
Buongiorno
I piaceri del gusto sono ben noti da tempo. In questa opera di Matisse si nota con quanta cura si prepara la tavola per il desinare. Noi, oggi, faremo in modo di riempire i piatti di a cibi appetitosi ma non pericolosi
E vedremo che pur non essendo facile, tutto e’ possibile!
Prima di arrivare al core-business della mia relazione, lasciatemi fare un cenno alla nutrizione dell’I.R.C.
Leggere la slide fino a …”pz. con insuff. renale” Il pz. doveva assumere giornalmente 20-30 g. di proteine e circa 2000 calorie.
L’effetto di questa dieta consisteva in una riduzione dei sintomi dell’uremia cronica.
Il trattamento nutrizionale durante la fase sostitutiva è di ausilio nel controllo delle alterazioni metaboliche ed è fondamentale per il mantenimento di uno stato nutrizionale soddisfacente.
La malnutrizione in corso di dialisi è comune ed è legata alla incapacità del pz. a soddisfare le proprie richieste energetiche e proteiche per cause metaboliche, iatrogene e fattori di natura psico-sociale.
….specifici in modo da controllare l’accumulo di prodotti di scarto durante il periodo interdialitico. Allo stesso tempo è di vitale importanza soddisfare le richieste nutrizionali del pz. mantenendo l’adeguatezza complessiva della dieta.
Senza dimenticare le difficoltà che si possono incontrare per pesare con precisione i vari alimenti.
E’ opportuno chiarire un punto che è di importanza fondamentale per i pz. con malattie renali croniche e insufficienza renale: leggere la slide….
Se per qualsiasi motivo questo non si verificasse potrebbe svilupparsi...
Click prossima slide...
leggere il 1°punto...che comporta una riduzione delle masse muscolari,
leggere il 2° punto...e, di conseguenza,……
leggere il 3° e 4° punto ….e quindi anche la funzionalità renale può risentirne in senso negativo.
In realtà non non esistono cibi proibiti. Anche al diabetico è consentita una certa quantità di zuccheri! Quindi il primo concetto da sfatare è quello di abolire o proibire alcuni alimenti.
E’ molto comune che si senta dire (spesso dai medici) “non mangi frutta e verdura” convinti di aver educato il pz. su tutto ciò che riguarda la sua dieta. Ma poi il pz. non sa cosa mangiare. Non è infrequente che alcuni pz. chiedano (telefonando) se possono mangiare la mela o il kiwi invece che la cicoria.
Niente è proibito, quindi, …..leggere il 2° punto della slide:….e…leggere il 3°punto della slide
Prima di tutto è necessario conoscere il contenuto dei nutrienti nei vari cibi. Allo scopo ci sono tebelle, siti internet, l’Istituto Nazionale della Nutrizione, la Banca Dati di Composizione degli alimenti per gli Studi Epidemiologici in Italia che prende in considerazione alimenti italiani e quindi contempla delle composizioni bromatologiche più adeguate per la popolazione italiana.
Una volta conosciute le composizioni è utile raggruppare la concentrazione di K il alcune sottoclassi….click prossima slide
In modo da avere un riferimento.
La classificazione che vi propongo è stata elaborata in base al contenuto di potassio di tutti gli alimenti considerando
basso il valore di K sotto i 300 mg.%
medio tra 300 e 600 mg.%
alto oltre i 600 mg.%
Naturalmente siccome non ci sono evidenze scientifiche in merito a questa classificazione bassa, media e alta, può essere modificata dal vostro dietista e nefrologo in base ai valori ematochimici del K,. e alle condizioni cliniche del pz.
A questo punto l’unico lavoro che si dovrà fare è quello di suggerire al pz. di non unire mai alimenti ad alta concentrazione di potassio nello stesso pasto o nella stessa giornata.
Il potassio condivide con molti altri nutrienti una situazione molto difficile:….…”leggere la slide”
Quando noi introduciamo il sale da cucina perché usato nell’acqua di cottura della pasta, sappiamo che stiamo usando sale, così quando condiamo i cibi usando la saliera o consumando cibi che contengono il sale nascosto come le olive, gli insaccati, ecc. “Leggere la slide”
Lo scopo di questi elenchi è quello di tracciare un escursus sui cibi potenzialmente dannosi e come fare per evitarli.
La cioccolata rappresenta una grossa fonte di K se confezionata con cacao amaro ed in maniera minore se confezionata con cacao dolce (1500 mg. Contro 850 mg).
E’ più consigliabile preferire un cioccolatino del peso di 10 g. confezionato con cacao zuccherato perché la concentrazione di K è di 85 mg.
Quindi se vogliamo mangiare un po’ di cioccolato per cena possiamo scegliere un cioccolato con meno cacao (Non al latte che ne contiene di più), ma soprattutto eviteremo in quella stessa giornata di mangiare cibi a ricco contenuto di K come…..
... la frutta, per es. che, la cui concentrazione di K può apparire modesta:
ma dobbiamo però tenere conto della quantità oltrechè della qualità della parte edibile cioè della parte che si può mangiare.
Una fetta di cocomero da 100 g. è veramente modesta così come il melone; viceversa risulta più difficile mangiare100 g. di limone!
Per i mandarini il discorso è diverso perché oggi il mercato offre le “clementine” un formato più piccolo (sotto i 100 g.).
Un altro trucco è quello di mangiare frutta con poca parte edibile. Per es. 100 g. di ciliegie (parte edibile) contengono 230 mg. di K., quindi non solo meno della banana, ma per mangiare 100 g. di ciliegie bisogna consumarne molte di più perché buona parte del frutto è occupata dal nocciolo!
Quindi un cubetto di dado del peso di 20 g. contiene 146 mg. Di K.
Leggere la slide
Tra le verdure va controllato il consumo di
“leggere la slide” primo punto
Le verdure non sempre hanno contenuti di potassio così elevati come certe raccomandazioni generiche vorrebbero far credere:
“leggere la slide”
Per attuare la cottura in due tempi, si procede in questo modo:
mettere a bollire due pentole piene per 3/4 di acqua, al bollore tuffare la verdura nella prima pentola e procedere fino a metà cottura, scolarla e tuffarla subito nella seconda pentola, nell’acqua in forte ebollizione saltata
leggermente.
La frutta sciroppata ha meno potassio per la stessa ragione: è bollita!
La cottura a vapore, nel forno a microonde, in pentola pressione NON sono consigliate in quanto tendono a conservare i nutrienti e non permettono la loro dispersione in acqua.
La riduzione del sodio nella dieta del pz. cardiopatico è un altro intervento alimentare che spesso induce il pz. a ricorrere ai sostituti del sale (es. novosal, Sal dieta) in cui il cloruro di sodio è sostituito parzialmente dal cloruro di potassio.
Un’attenzione particolare deve essere rivolta alla potassiemia in alcuni pz. cardiopatici che assumono aceinibitori o sartanici (che notoriamente aumentano la potassiemia serica) o addirittura diuretici risparmiatori di potassio.
Nei pz. cardiopatici si evidenzia spesso una insufficienza renale cronica (circa il 17%) e quindi potrebbe non essere raro incontrare questi problemi. Un’attenta anamnesi non solo alimentare potrebbe scongiurare gravi pericoli!
Un’ottima abitudine per valutare le misure è quella di utilizzare strumenti casalinghi come bicchieri, cucchiai, tazze; ma anche la mano, il pugno.
L’adozione di questo approccio consente al pz. di liberarsi in parte dall’incubo dei pesi e delle misure.
Le diete per patologia sono diete impegnative che spesso non sono seguite dal pz. per difficoltà a rimanere ligi alle indicazioni fornite.
L’adozione di un counseling dietetico con dietisti competenti di patologie renali e delle problematiche del pz. nefropatico rendono sicuramente più facili e duraturi gli insegnamenti. La nutrizione rimane sempre tra i fattori più importanti per la buona salute del pz. in dialisi.
Al fine di rendere più efficace l’aiuto professionale che l’operatore sanitario rivolge al suo cliente/paziente possono essere usate diverse modalità di intervento che abbiano in comune l’aspetto psicologico del trattamento.
Il pz. ha un ruolo attivo e di primo piano nel suo percorso terapeutico (empowerment).
Questo articolo evidenzia come le istruzioni fornite da un dietista siano essenziali per aiutare il pz.
E’ raccomandato un attento follow-up da parte del medico e del dietista per monitorare l’aderenza e lo stato nutrizionale del pz.
&lt;number&gt;
Concludo!
ed il messaggio finale e’ che ogni volta che ci si approccia ad un problema alimentare correlato alla salute, il trucco e’ quello fare delle scelte oculate…
…..
E non solo su quello che si mangia!